Il gossip è cosa buona e giusta, Martedì 24 ottobre, tardo pomeriggio

<<principessa!!!>> urlò Paris preoccupata <<ma ti sembra il modo di trattare un animale?!? -strillo contro la ragazza -se proprio devi fare la gelosa prenditela con una persona alla tua altezza!!>>
Paris non aveva neanche la minima idea di cosa avesse detto. Le parole le erano uscite spontanee e rabbiose, vedendo il suo coso trattato così male. Se c'è una cosa che non devono toccarle è proprio il topo.
Prese in braccio la cagnolina che le era saltata addosso mugolando, e riprese in fretta la mano del tassorosso, tanto per essere sicura che il ragazzo non la mollasse li da sola: il fatto che il cane fosse ritrovato, non era una giustificazione per non fare certe cose.

Terry non colse la freddezza del tono di Alice, così si limitò a darsi dell'idiota per non averci pensato. Poi, svegliandosi improvvisamente, disse «Aspetta, non puoi attirarlo con la porta ...»
BAM
CAIII!
«...chiusa» terminò Tery lasciando cadere a peso morto il braccio che aveva alzato per indicarla. Volse parzialmente il viso per rivolgere un ghigno complice ad Alice e la trovò nel pieno di una scenata di classe, mentre li superava e imbucava la porta.
Stava anche -ma davvero! Lo avrebbe fatto! non ci credete?- per afferrarle il braccio a trattenerla gridando un supplichevole «Alice» quando gli parve di cogliere un sorriso.
Tempo di recepirlo ed era nuovamente tra le braccia di Paris. Questa volta riuscì a divincolarsi la mano e a balzare a mezzo metro di distanza.
«Io... sono allergico ai cani, scusa» improvvisò, aprì la porta, uscì, e si mise a correre in direzione della sua Sala Comune, usando tutte quelle scorciatoie che fino a dieci minuti prima era quasi certo di non conoscere.

Paris rimase immobile a fissare la porta aperta, e sospirò abbracciando il suo cane.
Terry era praticamente scappato via da lei, probabilmente per rincorrere Alice, e lei era rimasta da sola. Di nuovo. Non che PrincipessaAmoreMmmio non le bastasse, solo che.. beh, era pur sempre solo un cane.
Paris aprì le finestre e si sedette su un banco, contemplando l'esterno. Fuori aveva iniziato a piovere.
Paris sospirò di nuovo, sempre con il cucciolo in braccio. Iniziò a sperare intensamente, molto stupidamente, che in quell'aula entrasse qualcuno. Chiunque. Fosse pure solo la Pratt per insultarla. Ma non sarebbe entrato nessuno.
Paris non sorrideva: nella completa libertà della sua solitudine, ora se ne stava atona a guardare fuori dalla finestra, soffocando una tristezza ed una malinconia che non comprendeva minimamente. Nonostante tutto, Paris si sentiva completamente sola e vuota. La sua bellezza di plastica era buona solo per una botta e via, ma tutti i suoi compagni a quanto pare avevano trovato qualcuno di speciale da amare.
Accarezzò la sua cagnetta e le sorrise: <<tu mi vuoi bene, vero principessa? Starai sempre con me, per sempre!>>
Rimase qualche minuto ad accarezzarla, e poi si decise finalmente ad andarsene. Scese dal banco e uscì dall'aula, diretta alla sua Sala Comune.