Give me my coffee and nobody gets hurt {Or maybe yes?}, Mattina di martedì 24 ottobre

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Abel Matthews
view post Posted on 21/5/2011, 19:21




Abel si era svegliato presto, presto era sceso a colazione, presto aveva agguantato i muffin ancora caldi e il caffè appena macinato, e si era rilassato sulla panca a metà del semideserto tavolo di Corvonero. Mentre mangiava, un suo compagno l'aveva raggiunto con un nuovo numero del giornalino, preso apposta per lui. Abel all'inizio si era rilassato vedendo che era firmato da Darleen e non da Teylor, ma man mano che procedeva nella lettura la risatina rilassata gli si era congelata sulle labbra. Sapeva che molti compagni lo stavano osservando, così non aveva avuto reazioni: aveva terminato di leggere -e di bere il suo caffè e mangiare il suo ennesimo muffin- ridacchiando ogni tanto, e infine aveva piegato il giornale e lo aveva postato lontano da sè come se non fosse di particolare importanza.
Poi si era alzato, come se nulla fosse, aveva salutato qualche compagno random comunicando che puntava cinque galeoni sul fatto che Miss Landon sarebbe stata vestita da nudista ed era uscito dalla Sala Grande proprio mentre il grosso dei suoi compagni vi affluiva.
Aveva percorso controcorrente i corridoi e finalmente ... eccolo davanti alla porta della redazione.
La aprì senza bussare, e aveva già la bacchetta in mano.
«Fuori.» ordinò a due ragazzine che trafficavano vicino alla porta, e che eseguirono subito. I suoi occhi chiari si puntarono ancora su Darleen Pratt.
«Darleen, amore della mia vita. L'articolo è stato un duro parto, eh?» esclamò con voce trillante, mentre dava una spinta alla porta per chiuderla. La risata non si era estesa allo sguardo.
 
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Darleen Pratt
view post Posted on 21/5/2011, 19:34




"Voglio delle foto. Chiare e nitide. Insomma, si deve vedere chi sono e non delle ombre come queste. Come faccio a sapere se è vero? I miei lettori vogliono credibilità".
Darla era seduta al capo del lungo tavolo e stava controllando delle foto portate da due ragazzine che si illudevano di avere la speranza di poter entrare a far parte dello Staff del giornalino.
"Teylor non approverebbe, quindi...".
Stava per concedare le due quanto Abel Matthews lo fece al suo posto entrando all'improvviso con bacchetta alla mano.
Darleen, amore della mia vita. L'articolo è stato un duro parto, eh?
Darla inarcò il sopracciglio folto e strappò le intuli foto.
"Non tanto a dire il vero" disse abbozzando le spalle "I pettegolezzi viaggiano veloci e io ho dei buoni informatori" annuì compiaciuta incrociando le coscie grasse.
 
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Abel Matthews
view post Posted on 21/5/2011, 19:42




«Ah, meglio così» disse, mostrandosi molto coinvolto dalla cosa «Stavo per invitarti a mangiare qualcosa per riprenderti dalle fatiche, ma a quanto pare devo tenere l'offerta per altre occasioni» terminò con un sospirone degno di miglior causa.
Intanto si era avvicinato al tavolo occupato da Darleen e si era seduto, sprofondando nella sedia e puntando i gomiti sui braccioli.
«Pariamo del fatto che Agatha non esce con Thorne?» propose, sempre col tono di un'allegra conversazione sul tempo «Oppure preferisci spiegarmi se definire la MacKain una nana orribile ti fa sentire più bella di quello che, in realtà, sei?» domandò poi, esasperando la curiosità in maniera teatrale. Ora però il tono era un filo meno scherzoso e decisamente più tagliente.
 
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Darleen Pratt
view post Posted on 22/5/2011, 00:48




Si vabbeh. Come se lui avesse mai avuto veramente l'intenzione di uscire con lei. Insomma, era alta uno e sessanta, decisamente troppo per lui che a quanto pareva desiderava donnine che gli attaccassero i lacci delle scarpe senza curvarsi.
Un ghigno sgembo le apparve in volto e continuò a sostenerlo per tutto il tempo che Abel parlò.
"Non saprei dirti se Number e Thorne escano insieme, ma quando lo scoprirò mi premurò di fartelo sapere. E riguardo a Sheridan, la mia opinione è condivisa da molti" sistemò i fogli sul tavolo "Ho semplicemente ribadito qualcosa risaputa da tempo"
Sollevò lo sguardo su Abel "Dai. Non mi dire che sei venuto fin qui per difenderla a spada tratta, perchè sresti parecchio ridicolo. Cosa mai ti avrà fatto quella? Ha usato uno degli incantesimi della sua parentela Goblin?" rise "Andrete veramente al ballo? Ti prego. Dimmi di no".
 
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Abel Matthews
view post Posted on 22/5/2011, 08:28




«Non c'è bisogno che sia tu ad informarmi sulle frequentazioni di Agatha, ti ringrazio molto» le disse, sempre molto soave.
«Figurati, non so qua proprio a difendere nessuno. Sono qui a chiacchierare, te l'ho detto. Sono molto curioso di scoprire come un infido cesso come te possa permettersi di definire 'brutta' un'altra ragazza»continuò, muovendo la mano mentre parlava «E, già che ci siamo, toglimi anche un'altra curiosità: come pensi di rientrare nel tuo dormitorio questa sera? Ma soprattutto...in che condizione pensi di riuscirne domani mattina? La Specter potrebbe non aver apprezzato» fece notare, sbarrando gli occhi e annuendo con vigore.
 
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Alec Bridgestone
view post Posted on 22/5/2011, 15:19




Cosa piuttosto rinomata in tutta la scuola (escludendo il fatto che Matthews se la facesse con tutti, la Specter avesse delle gambe paurosamente meravigliose, Road avesse la merda dritta nel naso per mantenere perennemente quell'espressione, la Kenneth fosse una ninfomane,.. Insomma, luoghi comuni vari.) era che Alec Bridgestone, la carogna della Cloaca, non sapesse farsi i cazzi propri; e tutti sapevano che la povera bestiola, la maggior parte delle volte, neppure sapeva chi ci fosse in una parte o l'altra del globo.
Masssssissa, che il Fatp é sempre contro gli uomini (apprezza le donne, invece) e quando aprì la porta, vide Matthews e Pratt.
"Oh, salve."
 
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Abel Matthews
view post Posted on 22/5/2011, 15:25




Sentì la porta aprirsi e si voltò con tutte le intenzioni di ordinare un perentorio "fuori" a chiunque fosse, pure se si fosse tratto di Thorne. A meno che non fosse stato lì a chiarire che lui e Agatha non avevano nulla da spartire l'uno con l'altra, ma Abel dubitava che Thorne si scomodasse dal suo ufficio per una cosa che non tangeva neanche la sua -presunta- divinità.
Guardò Bridgestone, il tirapiedi di Teylor.
«Oh» fu il suo modo di salutarlo «Vuoi unirti alla nostra amorevole discussione? Stavamo parlando di come tirare in ballo le mie compagne e offenderle sia l'unico modo che ha Darleen per sentirsi qualcuno» lo informò soave.
 
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Darleen Pratt
view post Posted on 23/5/2011, 10:00




"Scrivo solo quello che piace leggere alle persone, Matthews" rispose brevemente e secca tutto quel farfugliamento.
"Oh ciao Alec! Si unisciti a noi. Pensa: se tutti ragionassero come Matthews e di un semplice articolo basato sul pettegolezzo ne facessero un caso personale, noi potremo chiudere i battenti" disse ridendo e allargando le braccia "Dice che ho offeso le sue amichette per farmi più bella" spiegò aprendo il palmo della mano verso il corvonero "La cosa divertente è che tira in ballo solo loro. Mi pare di aver citato altri insegnanti e allievi di questo collegio e non vedo nessuno oltre te" disse tornando a fissarlo "Forse perchè altri hanno capito come va' letto un articolo del giornalino. Ironicamente e anche perchè no, ridendo. Certo, potrebbe capitare che molto di ciò che ho scritto, possa essere vero, ma non è colpa mia se gli altri fanno i fatti. Io prendo solo appunti".
"Prendi ad esempio Alec" disse ammiccando nella sua direzione "Ho parlato anche di lui, tramite solo di una diceria. Lui sa' come funziona il giornale e per me se fosse vero o no, non cambierebbe niente. Alec per me rimarebbe sempre un componente importante del nostro giornale. Teylor ha scritto una valanga di cose su di me, eppure eccomi qui" fece allargando le braccia "Facciamo parte della stessa scuola e nessuno va graziato" concluse, sitemando altri fogli.
 
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Abel Matthews
view post Posted on 23/5/2011, 10:30




Praticamente non ascoltò neanche gli sproloqui di Darleen; se voleva discutere di queste cose, aspettava Teylor di ritorno dal bagno. Era sicuramente più divertente e stimolante.
«Quello che dici non ha senso; cosa dovrei fare, difendere Thorne?» alzò le sopracciglia «Per darti la possibilità di scrivere che mi filo con lui? Ma ceeerto» e simulò una bella risata.
«Nessuno va graziato» ripetè tra sè e sè mentre si guardava le mani, e i capelli gli scivolavano un po' davanti agli occhi.
«Nessuno va graziato. Certo, certo, detto così suona davvero bene. Sembra quasi che abbia senso.» si tirò un po' su dallo schienale e mosse una mano «Ti dispiace se resto qui comunque? Non voglio perdermi il momento in cui la Mackain entreràa prenderti a calci».
 
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Darleen Pratt
view post Posted on 23/5/2011, 13:40




"Perchè? Vi siete dati appuntamento?" chiese ironica.
Tutta questa situazione era invero simile. Assurda.
Darla aveva scritto molti, moltissimi articoli, ma mai nessuno come questo aveva fatto infuriare tanta gente.
Ne era quasi contenta.
Sorrise ad Alec e indicò il suo solito posto invitandolo a sedersi.
 
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‚Sheridan MacKain
view post Posted on 23/5/2011, 19:06




Come chiamata, ecco una voce ringhiosa e ricca di aspettativa. Una parola scandita perfettamente, preceduta dal silenzio.
"Reducto"
La porta e buona metà della parete della redazione esplose in un possente clangore di calcinacci e ferraglia; pezzi di legno, intonaco e pietra volarono in diverse direzioni, e la polvere si alzò fino a formare una densa nuvola grigia. La scrivania era ridotta ad un mucchio di cerini.
Da tale nuvola emerse, con la delicatezza di un panzer corazzato, una minuscola figura semi-femminile.
Sheridan teneva la bacchetta tra le mani, aveva i capelli verde acido scompigliati, la divisa in disordine e il suo peggiore sguardo omicida. Gli occhi erano venati di rosso e strabuzzati. Sembrava una metà tra una miniatura di dorsorugoso e un chiwawa idrofobo. Scavalcò i detriti in un paio di passi pesanti, e puntò gli occhi su Darleen.
"Tu!" ringhiò, puntandole contro la bacchetta. "MISERABILE ZOCCOLA!"
Urlò, per poi caricare letteralmente Darleen, mirando con il pungo sul suo naso con tutta la furia belluina che aveva in corpo.
 
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Alec Bridgestone
view post Posted on 23/5/2011, 19:15




Alec non aveva riflessi ben sviluppati (ma proprio per un cazzo!) e non sentiva neppure la voglia di poggiare le chiappe su una poltrona vicino a cui stava Darleen: erano colleghi, erano malvagi esseri ghiotti di storie altrui, ma mai e poi mai si sarebbe seduto vicino a lei e avrebbe così ricercato la morte. Insomma, non era proprio una morte degna di un Bridgestone, quella. E i colori fluorescenti della Pratt lo avrebbero reso presto cieco. Dov'era Teylor, in tutto quello?
"Darla, hai fatto solo un favore a me e a Dylan, -leggere 'puoi anche scrivere che mi faccio un elfo domestico, per quanto mi riguarda'- ma non credo che.." un tonfo. Oh, insomma. Nessuno che lo sentisse? Un tonfo.
Abel diceva qualcosa sulla MacKain. Un tonfo.
E la porta volò. Letteralmente. Fu quella la prima volta che Alec si rese conto di avere dei riflessi, anche verbali: "PorcaputtanaMorganastronza!"
E poi si concentrò sulla furia.
Porco cazzo.
 
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Abel Matthews
view post Posted on 23/5/2011, 19:51




Perchè, vi siete dati appuntamento?.
Abel scrollò le spalle e sprofondò un po' lungo la sedia.
«No» disse, in tutta soavità «Mi limitavo a supporre. E supponevo chepotesse -sai?- non prendere l'articolo troppo bene. E poichè, come tu ben sai e ben scrivi nel tuo articolo, è di un piccolo tornado che stiamo parlando...» lasciò la frase in sospesa, aprendo la mano in un gesto eloquente e schioccando la lingua contro il palato.
Dopo che ebbe parlato ci fu un attimo di silenzio e poi ... metà redazione saltò in aria.
Abel balzò in piedi come se fosse stato seduto sul ciglio della sedia e pronto a reagire, non stravaccato a dare aria alla bocca. Aveva la bacchetta in mano, e solo grazie a un pronto Protego evitò che un pezzo di porta e uno di muro lo colpissero in pieno viso.
«Ma cos...?» quando la polvere si dissolse abbastanza per vedere, notò Sheridan tra sè e Darleen, pronta a darle un pugno. Per un attimo si perse a sogghignare, già pregustando il sangue colante dal viso di Darleen, poi ebbe un flash, proprio mentre il pugno partiva.
«'RIDAN!» esclamò, prendendola di peso per i fianchi e tirandola indietro, indietreggiando lui stesso finchè non urtò la sedia sulla quale era seduto poco prima. Troppo tardi, ovviamente, il pugnoe ra già bello che arrivato a destinazione. Lasciò subito libera Sheridan, come se si fosse scottato, e alzò lo sguardo su Darleen: la scena del sangue colante non se la sarebbe persa.
«Vuoi farti espellere a calci?!».
Disse il ragazzo che aveva spaccato lo zigomo a Teylor nel pieno salone d'ingresso. La coerenza è tutto.

Edited by Glowen - 23/5/2011, 21:19
 
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Darleen Pratt
view post Posted on 24/5/2011, 07:34




MISERABILE ZOCCOLA!.
Completa confusione. Catastrofe.
Insomma, Darla non ci aveva capito proprio un cazzo. Realizzò solo che una macchia verde si era scagliata su di lei e a giudicare il dolore lancinante al naso, l'aveva colpita.
Solo quando Abel trattenne la macchia verde capì chi fosse.
"MacKain. Puttana tascabile pagata a metà prezzo!".
Si teneva il naso gocciolante di sangue, ma non per questo non impugno la sua bacchetta e si fiondò verso i due scavalcando sedie e tavoli.
"Fulminea!".
Ed ecco il Corvonero e la Grifondoro prendere una bella scarica elettrica dall'incantesimo e adesso, cotti a puntino, fumavano e odoravano di arrosto.
"Come vedete, un paio d'incantesimi li conosco" fece soddisfatta guardando i due.
 
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Callisto Kenneth
view post Posted on 24/5/2011, 07:44




"Buongiorno bella gente!" esordì Call entrando da quella che era un tempo una porta.
Incurante del caos, o meglio, senza nemmeno provare a capire cosa stesse succedendo, la professoressa Kenneth con la sua super mini-mini-minigonna rossa e maglioncino scollato nero, sorrideva al mondo, gioiosa e carinamente.
"Matthews non accoppiarti di prima mattina, distrae dalle lezioni" gli disse notando che teneva la Grifondoro da dietro e per i fianchi "MacKain, non provocarlo" scambiando la sua espressione ringhiosa, in puro godimento.
"Pratt non guardare, tu. Sei così eccitata che perdi sangue dal naso".
Camminò verso il lungo tavolo.
"E tu ragazzino" parlando ad Alec "Prendimi l'originale della foto di Hawks" disse afferrando e aprendo uno delle copie del giornale "Voglio farne un poster!" dichiarò tutta zuccherosa mentre sedette sul tavolo, accavallò le gambe nude e chilometriche rimirando ancora la foto.
"Mh. Non sentite odore di arrosto?" disse poi annusando l'aria.
 
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24 replies since 21/5/2011, 19:21   182 views
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