»Jolene |
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| Bisogna dirlo: non era inusuale che Jolene profanasse la sua pazienza per sedersi accanto alla finestra che dava sul parco. Perché lo facesse era per i più un mistero, e molti si azzardavano a fare ipotesi trascendentali, che coinvolgevano intelletti superiori a forma di rossetto e make-up vari, ipotesi alienanti (intendendo che qualche alieno, saltuariamente, si impossessava di lei - o anche sempre, e che quella era la vera natura della Brown, chi lo sapeva?) ed altri ancora giungevano direttamente al punto della questione e rimanevano con quell'unica domanda tra le mani: ma davvero aveva in sé quell'animo così malinconico, così profondamente lacerato? Per chi leggesse tutto questo: semplicemente, le piaceva quella finestra perchè le donava quella luce particolare che solo gli esistenzialisti avevano - o così le era stato detto, e chi era lei per rinunciare al privilegio di essere bella ed intelligente? (tra l'intelligenza e la profondità di pensiero a volte ci sono abissi, ma non riveliamo troppo a quest'ingenua fanciulla.) Insomma, i raggi, che già colpiscono i belli - e chiaramente lei faceva parte della categoria - le donavano, illuminandole ciocche di capelli, labbra ed occhi socchiusi un'aria mortalmente fragile, costruita ad arte - figurarsi se stava lì in posa per tutto il tempo: si era procurata appositamente delle MagiOrecchie per sapere se vi fosse qualcuno nelle vicinanze!
Riassumendo: quando Terry entrò, Jolene stava ammirando l'infinito con aria curiosamente affranta, e quando lo vide, finse di asciugarsi una lacrima di commozione e lo salutò: "Buongiorno Terry." Vero Io di Jolene: TERRYSEIFIGHISSIMOFACCIAMOUNAVITADASOGNO! LASCIAQUELLACOSACHEMICOSTRINGEASBAVARMIILTRUCCOFINGENDODICOMMUOVERMI!
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