Nigel "Neil" Andersøn

Tassorosso, 7° anno

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  1. Neil Andersøn
     
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    Nigel Neil Andersøn
    Nome Nigel Fu il nome scelto da sua madre. A lui non piace, ma non è un ingrato e quindi ringrazia spesso di non chiamarsi con qualche impronunciabile nome nordico che nessun commesso di Starbucks saprebbe scrivere in maniera approssimativamente corretta.
    Matti Come suo nonno paterno, gli ha raccontato Blue.
    Andersøn Il suo è un cognome Norvegese che per fortuna non è così astruso per l'orecchio britannico.
    Soprannome Neil. Sempre e solo Neil. Vi prego, chiamatelo Neil. Non Nigel. Neil.
    Ruolo Studente e portiere.
    Casa Tassorosso.
    Nato il 21/11/1996; Tromsø, Norvegia. Però da molti anni vive a Manchester, Gran Bretagna.
    Stato Halfblood.
    Bacchetta 12 pollici, frassino, flessibile, lucida, peli di grifone.
    Famiglio Avete in mente quel grazioso allocco della lapponia che continua a recapitarvi lettere non vostre da quando una mattina gli avete per caso offerto le briciole di un vostro biscotto? Ecco, quello è il gufo di Neil. Si chiama Ukko ed è un maledetto ruffiano.
    Attitudine scolastica La materia preferita di Neil è Astronomia. La sua seconda materia preferita è Storia della Magia. Al terzo posto viene Aritmanzia. L'ultimo invece spetta a Erbologia. E' un bravo giocatore di quidditch e un pessimo duellante.

    «even the stars are not immortal»
    Neil Andersøn
    is played by Lucky Blue Smith

    Aspetto Neil è una di quelle persone che restano in mente. Lascia una fortissima impressione in chiunque lo incroci e ormai è abituato ad attirare sguardi interessati per le vie di Hogsmeade o di Manchester. Questo avviene non perché sia un figo della madonna, ma perché è piuttosto strano: il colore chiarissimo dei suoi capelli (no, non sono tinti) è usuale nel nord della Norvegia, dove è nato, ma molto meno in tutto il resto del mondo. Lui, poi, li porta sempre acconciati in un ciuffo fin troppo lungo che gli spara in cima alla testa come una piccola corona argentata e questo li fa diventare ancora più evidenti. Anche i suoi occhi sono di un colore celeste particolarmente slavato, tanto che a volte paiono scomparire in mezzo alla pelle altrettanto pallida del suo viso.
    Tratti nordici esclusi, Neil è un ragazzo nella norma: la sua altezza è esattamente nella media, il suo modo di vestire non ha niente di particolare, non ha accattivanti tatuaggi o cicatrici che nascondono un tragico passato. Se avesse i capelli di qualche tono più scuri sarebbe oltremodo banale. Per fortuna non è così: il suo ego da adolescente ringrazia sentitamente. E' piuttosto mingherlino, quando indossa le protezioni di Quidditch sembra navigarci dentro. E' magro e porta maglioni che gli cadono addosso solo per non sembrare ancora più fragile indossandone di attillati, però non è debole: ha una buona muscolatura nelle braccia, e potrebbe camminare per ore intere prima di stancarsi. Molta altra forza non gli serve, essendo un mago, no? Quando sorride ha una bella risata, invece quando non lo fa le sue labbra sono piegate all'ingiù e lo fanno sembrare serio, pensieroso o arrabbiato (o tutte queste cose insieme). E' più che abituato ad essere chiamato "fighetta", "principessa" o "ninfa" quindi continuate pure, a lui non dà fastidio. Anzi, di solito ride sempre di gusto quindi è un modo sicuro per vedere il suo bel sorriso.
    Carattere Neil è una persona riservata. Non è timido (se deve dire qualcosa lo dice, se deve fare qualcosa lo fa), non lo è affatto...solo, semplicemente, non gli piace parlare di sé. Non racconta mai nulla spontaneamente e davanti a domanda diretta è facile che svii o menta. Mentire è una delle sue specialità, messa a punto in anni e anni in giro per case famiglia sempre piene di 'fratelli' e 'sorelle' di cui non sapeva mai se poteva fidarsi o no. Lo sa fare con molta abilità, in modo delicato e mai eccessivo. Non mente perché si diverta a creare storie, non mente per cattiveria: mente solo se è necessario farlo. Necessario per preservarsi, necessario per fuggire, necessario per non esaurirsi le batterie mentali.
    Ha poca fiducia nelle persone ma non lo mostra facendo lo stronzo: tiene riservato anche questo. Fa finta di niente, sorride se deve sorridere, concede il minimo necessario e poi ZAK si ritira nella sua solitudine non appena non è più obbligato a svolgere attività sociali.
    Sta bene da solo ma ha imparato a saper vedere il meglio anche in socialità: osserva gli altri, ride delle loro battute (se son divertenti), partecipa alle loro conversazioni (se ha qualcosa da dire), si diverte o incuriosisce con le loro dinamiche. Cerca di non affezionarsi troppo e soprattutto ha deciso che non merita ulteriore tristezza: è capacissimo di prendere e andarsene quando una conversazione devia su argomenti tristi che non ha voglia di sentire. E' un ragazzo che sembra stare un po' sulle sue ma è disponibile a divertirsi se l'occasione lo richiede.
    Nella sua riservatezza è empatico verso gli altri, non ama fare scorrettezze gratuitamente o volutamente o vedere altri che ne fanno. E' riflessivo e anche un po' contemplativo, a volte si perde nei suoi pensieri ed è il tipo che potrebbe fissare la luna per ore. In contrasto con questo c'è l'impulsività innata: le decisioni le prende d'istinto e immediatamente e deve fare uno sforzo per valutarle una seconda volta prima di agire. La prima idea gli sembra sempre la migliore, la prima impressione per lui conta tantissimo e fa davvero fatica a rettificarla in seguito. Questo non gli piace per niente di sè ma non riesce a cambiarlo quindi sta imparando a conviverci. E' incapace di sciogliersi e lasciarsi andare senza una spinta o uno stimolo (uno stimolo alcolico per esempio) perché allo stato naturale Neil è sempre attento, vigile, preso a scrutare la situazione. Anche questo non gli piace di sè ma per il 70% del tempo si accetta e per il rimanente 30% prova la bellezza di essere una persona diversa grazie ad un giro di cocktail o ad una piccola canna.
    E' intelligente anche se a volte sembra nel suo mondo, qualche volta mostra arguzia, sa fare battute.
    Gli piace molto leggere, gli piace mangiare dolci, passeggiare da solo. Non ama la gente invadente o le domande, diventa nervoso nei luoghi troppo affollati e stretti.

    Background I veri genitori di Neil sono morti quando lui aveva quattro anni a causa di una slavina. Si trattava di Aatos Andersøn, pittore norvegese, e di Carol Milliport, una strega cresciuta a Londra. Neil ha molte loro fotografie ma pochi ricordi di prima mano: ricorda che sua madre gli insegnava a pattinare nel canale dietro al giardino e ricorda una volta in cui suo padre lo aiutò a costruire un pupazzo di neve.
    Se la vita di Neil e di sua sorella Blue, maggiore di due anni, era stata fino a quel momento tranquilla, bucolica e incantevole, da dopo l'incidente divenne frenetica come un uragano e quasi altrettanto spiacevole.
    Non essendoci altri parenti in vita, i due bambini entrarono in un programma di affidamento del governo. La casa dove furono ospitati si trovava nel centro della città di Tromsø e non piaceva a nessuno dei due. I genitori affidatari erano brave persone ma erano troppo occupati per supervisionare tutti i ragazzi che ospitavano, compresi quelli più terribili.
    Neil e Blue rimasero lì per due lunghissimi, orribili anni che sembrarono almeno cinque.
    Fortunatamente alcuni incidenti causati dalla magia incontrollata di Blue spinsero il Ministero della Magia a notarli. E naturalmente, poi, a intervenire.
    Nel 2003 una strega dai capelli rosa li aiutò a fare bagagli e saluti e partire per l'Inghilterra, patria d'origine di loro madre e luogo dove sorgeva la scuola di magia alla quale lei li aveva iscritti alla nascita.
    Da quel momento in poi i genitori affidatari di Neil sono stati Jocasta e Mitras Parr, due giovani maghi di Manchester, entrambi degli ex Grifondoro e degli ex Cacciatori.
    In casa son passati molti altri bambini e ragazzi in affido, per brevi periodi o per lunghi anni, e Neil ha preferito ogni singolo di loro rispetto ai ragazzi della casa di Tromsø. Però considera sua sorella solo Blue, con la quale ha fino ad oggi spartito la vita.
    Non ha nessuna idea di cosa farà raggiunta la maggiore età ma pensa che gli piacerebbe tornare in Norvegia.
    Neil
    Ovviamente Neil è bilingue e parla con la stessa facilità Norvegese e Inglese
    Blue è stata una Corvonero. Dopo i M.A.G.O. ha salutato Jocasta e Mitras, che pure non le avevano mai fatto premura perché se ne andasse, e ha cominciato a studiare infermieristica al San Mungo mentre lavora da Starbucks per mantenersi un piccolo appartamento a Londra.
    Neil non riesce a leggere una parola senza spessi occhiali da ottantenne.
    E' un mezzo norvegese nato in Norvegia che ha sempre freddo. Tra settembre e aprile è solito indossare due o tre maglioni contemporaneamente ed è impossibile vederlo all'aria aperta senza sciarpa e guanti.
    Gioca come portiere della squadra di Quidditch di Tassorosso fin dal V anno.


    Edited by Neil Andersøn - 1/4/2016, 12:23
     
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  2. .patang
     
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    Il tuo PG è approvato.

    Ti ricordo che è compito tuo tenere aggiornata l'agenda del PG e che la scheda può essere modificata solo per brevi correzioni o per ampliare la storia, ma che è vietato cambiare i tratti salienti del PG.
    Se hai bisogno di plottare qualcosa, abbiamo una sessione apposita.

    Inoltre, è superapprovato che Neil sia il Portiere di Tassorosso <3

    Insomma, benvenutissimo a Neil! :D
     
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  3. Neil Andersøn
     
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    Vi ringrazio della possibilità!
    Allora inserisco che Neil è portiere poi per me la scheda è conclusa.
    Mi impegnerò a tenere l'agenda aggiornatissima
     
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2 replies since 28/3/2016, 21:09   164 views
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